GBU-43 Massive Ordnance Air Blast bomb, meglio conosciuta come "MOAB", a cui è stato attribuito il soprannome "Mother Of All Bombs".
Questa bomba che è stata introdotta nell'arsenale americano nel 2003, è stata usata per la prima volta nel 13 aprile 2017 in Afganistan nel distretto di Anchin, provincia di Nangarhar, il suo scopo era quello di eliminare degli insediamenti sotterranei dei guerriglieri jihadisti.
Oltre che a stanare i miliziani un altro suo scopo era quello di far capire agli
altri stati (come la Russia o la Corea del Nord) che l'America capitanata da D. Trump non scherza, ed è pronta a scatenare un eventuale terza guerra mondiale.
la MOAB è riuscita nel suo intento, infatti tutti i cunicoli sono stati distrutti ( da come si può vedere dalle foto ) e sono rimasti uccissi 94 miliziani dell'isis
Tra cui 4 comandanti dell'organizzazione del califfo abu-bakr al baghdadi.
Io penso che questi metodi, seppur terribili sono ciò che servono per debellare questa mela marcia chiamata isis.
Beh questo è un parere molto forte, io, infatti, non sono d'accordo.
RispondiEliminaBeh per prima cosa se si dovesse lanciare la MOAB, citata nel tuo post, oltre ad uccidere terroristi e non potrebbe causare delle radiazioni oppure rendere quel suolo non più abitabile.
Tu hai detto che bisogna ricorrere a questi metodi per distruggere l'ISIS, giusto? Beh forse non sai che se vogliono fare un attentato non ci pensano 2 giorni ma bensì mesi, o addirittura anni, è la gente che effettivamente fa l'attentato è gente integrata nella nostra società occidentale quindi sì si eliminerebbe una parte dell'ISIS ma si darebbe una motivazione valida anche per continuare a fare attentati.
Concludo col dire che, prendendo queste informazioni, il gioco vale la candela? Conviene bombardare un territorio per non avere la certezza di colpirli tutti causando enormi danni al mondo?
Mike
Io non concordo perché sarà sempre un'arma che uccide però se uno stato comincia a provocare, l'altro risponde,innescando così un gioco a chi è più furbo e a chi ha l'arma più potente.
RispondiEliminaSe uno stato si fa vedere forte, con l'arma più potente gli altri stati non stanno lì a dire faniente, ma cercano di copiarla o di crearne una ancora più potente creando così possibili conflitti.
Giovanni Gamba
Beh questo è un parere molto forte: io, infatti, non sono d'accordo!
RispondiEliminaPer prima cosa se si dovesse lanciare la MOAB, citata nel tuo post, oltre ad uccidere terroristi e non, ci potrebbero essere delle radiazioni oppure rendere quel suolo non più abitabile.
Tu hai detto che bisogna ricorrere a questi metodi per distruggere l'ISIS, giusto? Forse non sai che se vogliono fare un attentato non ci pensano 2 giorni ma mesi, o
addirittura anni. La gente che effettivamente fa l'attentato è gente integrata nella nostra società occidentale quindi si eliminerebbe una parte dell'ISIS lontana dal nostro "mondo" occidentale ma si darebbe una motivazione valida a quelli, integrati tra noi, per continuare a fare attentati.
Concludo col dire che, a seguito delle mie riflessioni, il gioco vale la candela?
Conviene bombardare un territorio senza avere la certezza di colpirli tutti causando enormi danni al mondo sia in termini di attentati sia in quanto si perderebbero, probabilmente in modo definitivo, alcuni territori del mondo?
Mike